È il comune litoraneo
più meridionale delle Marche.
I confini naturali a sud (fiume Tronto)
e ad est (mare Adriatico)
sono ben definiti mentre a nord e ad ovest
non avviene altrettanto, e l'elevata
espansione urbana nel territorio stretto tra
mare
e collina
non permette una lettura facile dei limiti
dell'abitato.
La cittadina
presenta un nucleo antico (il "Paese
alto") su un modesto rilievo a poca
distanza dal mare ai piedi del quale si
sviluppa l'abitato originario della parte più
recente (la "Marina"). Questa è
attraversata dal corso del torrente Albula,
e oggi risulta unita alla frazione di Porto
d'Ascoli a sud, e alla frazione Ischia
di Grottammare
a nord, con le quali costituisce un unico
agglomerato urbano che giunge fin quasi al
fiume Tesino.
Storia
Il primo dato certo
dell'esistenza di San Benedetto è dell'anno
998, mentre sull'origine non si hanno
certezze anche se è accreditata l'ipotesi
di un nucleo sorto attorno ad una chiesa che
avrebbe ospitato le spoglie di San Benedetto
martire, soldato romano martirizzato
nell'antica Cupra (attuale Cupra Marittima).
Più nebulosa la teoria secondo la quale San
Benedetto sorga sul sito dell'antica città
di Castrum Truentinum (o Truentum) che, a
tutt'oggi, gli storici non hanno collocato
con certezza. Anche se è plausibile mettere
in relazione la presenza di questa
importante città con il percorso
dell'antica via
Salaria, la strada consolare che
da Roma attraversa gli Appennini e raggiunge
l'Adriatico proprio in prossimità
dell'attuale Porto d'Ascoli.
Nel XIV e XV secolo
San Benedetto fu contesa tra Ascoli e Fermo.
Nel 1478 un'epidemia di peste, pare portata
da turchi, devastò il territorio di San
Benedetto decimando la popolazione a tal
punto che nel 1491, essendo il paese ancora
pressoché disabitato, su iniziativa del
municipio di Fermo che all'epoca ne deteneva
la giurisdizione, venne deciso di dare
facoltà ad alcuni profughi imolesi di
stabilirsi, concedendo loro terreni in
enfiteusi.
Saccheggi e
devastazioni a varie riprese caratterizzano
anche il XVI secolo per cui il paese,
seppure di importanza strategica, non riuscì
a svilupparsi se non dopo aver riacquistato
un po' di tranquillità. È del 1615 la
testimonianza di una prima espansione fuori
dalle mura, verso il mare, con la
costruzione di una chiesa dedicata alla
"Madonna della Marina" in
corrispondenza del luogo dove oggi è
situata Piazza Cesare Battisti. Nel cortile
interno dell'attuale Cattedrale è tuttora
conservata un'epigrafe in latino del 1615, a
memoria della fondazione di quella chiesa
che andò poi distrutta.
L'espansione
avvenne lentamente e con gradualità, nel
1793 ci fu il primo intervento urbanistico
organizzato, nel 1851 la cittadina contava
appena 5.351 abitanti (censimento dello
Stato Pontificio). Nel 1863 la costruzione
della linea ferroviaria adriatica costituì
un passaggio storico per tutto il
territorio. Negli stessi anni aprivano i
primi stabilimenti balneari e
l'amministrazione del sindaco Secondo
Moretti delineò la vocazione turistica
della cittadina.
Nel 1907 comincia
la costruzione del porto peschereccio, il
cui ultimo ampliamento è del 2000. Nel 1912
avviene il varo del primo peschereccio a
motore in Italia, il "San Marco" ,
su concezione del monsignor Francesco
Sciocchetti.
Nel 1935 un decreto
regio accoglie la volontà della popolazione
della frazione di Porto d'Ascoli che si
stacca dal comune di Monteprandone e si
unisce a San Benedetto del Tronto.
Nel 1944 dopo 144
bombardamenti aerei e 6 cannoneggiamenti
navali che hanno devastato la città nella
Seconda guerra mondiale, San Benedetto viene
liberata. |