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                                  Borgo      
                                    Velino |    
                                 
                               
                              Borgo 
                              Velino è un comune di                  
                              A 460 m sul livello del 
                              mare, Borgo Velino (circa 900 ab) è un 
                              graziosissimo paesetto medioevale situato nel 
                              piccolo tratto di pianura tra Castel S. Angelo e 
                              l'eterno rivale Antrodoco. Alla sinistra del fiume 
                              Velino, in territorio che, sebbene in gran parte 
                              montuoso, è assai fertile e produce raccolti 
                              abbondanti di granaglie, di castagne e di vino. 
                              Molti sono i pascoli nei luoghi più montuosi. 
                              Impostato su due strade parallele con asse 
                              trasversale centrale (che prende il nome di via 
                              degli otto cantoni), è caratterizzato da un forte 
                              addensamento di abitazioni, cinta murarie ad 
                              angoli arrotondati (esempio francese: Rabastens, 
                              1306) e una grande porta turrita sull'asse 
                              centrale in direzione di Rieti, il capoluogo di 
                              Provincia. Tale impostazione urbanistica si può 
                              ricondurre a quello che era lo stile urbanistico 
                              angioino. 
                              Nella piazza centrale, su cui si affacciano 
                              edifici del XV e XVI secolo, sorgono la torre di 
                              recente costruzione, la porta di accesso 
                              all'abitato e la casa del Brigante Pezzola. La 
                              chiesa parrocchiale di San Matteo, situata nel 
                              cuore del paese e consacrata dal vescovo di Rieti 
                              nel 1787, mostra una pianta centrale animata da 
                              cappella radiale con pregevoli stucchi. Di 
                              notevole interesse è la chiesa dei SS. Dionigi, 
                              Rustico ed Eleuterio detta anche di S. Antonio. La 
                              costruzione che sorge poco fuori dall'abitato, 
                              sulla riva sinistra del fiume Velino, è databile 
                              al sec. XII ma conserva elementi ornamentali del 
                              VII e VIII secolo: si tratta di frammenti 
                              scultorei murati in facciata tra i quali una 
                              lastra con dedica alle ninfe di Diana. Gli 
                              affreschi della chiesa di S. Antonio sono presso 
                              il museo civico di Borgo Velino ma presto saranno 
                              riallocati al loro antico posto. E' possibile 
                              effettuare delle escursioni presso il convento di 
                              San Francesco (1400 circa), edificio ormai in via 
                              di ristrutturazione che sorge nei pressi di un 
                              antico ninfeo di epoca romana formato da un muro 
                              in laterizio su cui si aprono tre nicchie. 
                              Recenti studi hanno dimostrato che questo muro era 
                              la parte finale di una grande villa romana. 
                              L'attività industriale di Borgo Velino nonostante 
                              i suoi pochi abitanti è una realtà da ormai 
                              diversi anni. Le castagne in primo luogo hanno 
                              fornito lo spunto per la nascita di una 
                              Cooperativa. Grazie ad essa i famosi Marroni 
                              Antrodocani vengono esportati in tutto il mondo. 
                              Non solo le castagne, ma anche l'industria del 
                              legno è ben avviata, soprattutto nella produzione 
                              di mobili. Attualmente sono presenti diverse 
                              falegnamerie che garantiscono numerosi posti di 
                              lavoro. Ci sono poi diverse imprese familiari di 
                              tipo agricolo ed anche una graziosa e ben avviata 
                              industria di ceramiche. (Per ulteriori 
                              informazioni visitare il sito del paese 
                              all'indirizzo www.borgo-velino.it)
                              Collerinaldo (frazione) 
                              Piccolo abitato ai piedi 
                              del Monte Nuria, Collerinaldo ("lu Cornallu") 
                              è l'unica frazione di Borgo Velino. 
                              Caratteristica è la conformazione dell'abitato, 
                              arroccato su di un colle che sovrasta e domina la 
                              vallata. Da qui è possibile effettuare delle 
                              stupende escursioni fino al Monte Nuria (1888 m), 
                              dove è possibile trovare 2 rifugi caratteristici 
                              e una postazione di tiro al volo. 
                              La parrocchia di Colle Rinaldo venne eretta nel 
                              1513. Questa era dotata di due chiese. La prima, 
                              dedicata a S. Maria, era dentro l'abitato, era la 
                              parrocchiale ed aveva un solo altare nel 1761. La 
                              seconda, a 100 passi dal paese, <<miraculis 
                              florescit>>, era anch'essa dedicata a S. 
                              Maria, ma era chiamata "dell'Ara" e 
                              presentava numerosi affreschi nel 1682.        
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