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Urbino in Italia nella regione Marche

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Urbino

Urbino (Urvinum Mataurense in latino) è un comune di 15.444 abitanti (2007) nella regione Marche, capoluogo (insieme a Pesaro) della Provincia di Pesaro e Urbino. Dal 1998 il suo centro storico è patrimonio dell'umanità UNESCO.

Origini e medioevo

La città romana di Urvinum Metaurense divenne un centro importante durante le Guerre gotiche nel VI secolo. Venne poi presa nel 538 dal bizantino Belisario, togliendola ai Goti, e venne frequentemente nominata dallo storico bizantino Procopio. Passò quindi nel dominio dei Longobardi e poi dei Franchi. Il re dei Franchi Pipino offrì Urbino allo Stato della Chiesa. Comunque, le tradizioni indipendenti e autonome si espressero nella forma di governo del Comune finché, intorno al 1200, cadde sotto il dominio dei nobili che combattevano tra loro nel vicino Montefeltro. Questi nobili non avevano diretta autorità sul comune, ma esercitavano pressioni per la loro elezione a podestà, titolo che Bonconte di Montefeltro riuscì a ottenere nel 1213, con il risultato che gli urbinati si ribellarono, formarono un'alleanza con il comune indipendente di Rimini (1228) e nel 1234 si reimpossessarono del controllo della loro città. Successivamente, però, i Montefeltro riuscirono a riprendere le redini della città che controllarono poi fino al 1508. Durante questo periodo, Urbino prese l'aspetto che in parte ancora oggi ha, con le sue cinta murarie. Nelle battaglie tra guelfi e ghibellini, i signori di Urbino del XIII e del XVI secolo erano capi dei ghibellini delle Marche e della Romagna, e si associavano con famiglie o città ghibelline. Il 24 dicembre 1375 il conte Antonio da Montefeltro, con le armi della lega fiorentino-viscontea rientrava in Urbino e n'era "gridato" signore. Ma, scrive Gino Franceschini (Documenti e Regesti, Urbino, 1982, pp. IV-V), "non bastava essere 'gridato' signore, bisognava avere la capacità di divenirlo [...]. Nell'alleanza del febbraio 1376 le città di Urbino e di Cagli partecipavano al patto col Signore su piede di uguaglianza come compartecipi agli impegni ed agli oneri stipulati da lui, mentr'egli agiva a nome delle terre che gli ubbidivano quale 'dominus' e capo delle milizie". Era nato lo Stato di Urbino che registra una rilevante svolta politica a seguito del considerevole accrescimento territoriale generato dall'acquisizione di Gubbio del 1384.

Il periodo di Federico da Montefeltro

L'esponente più famoso dei Montefeltro fu Federico, signore di Urbino dal 1444 al 1482, condottiero di successo, diplomatico abilissimo e patrono entusiasta di arti e letteratura. Alla sua corte, Piero della Francesca scrisse sulla scienza della prospettiva, Francesco di Giorgio Martini scrisse il suo Trattato di architettura (concludendo i lavori di ristrutturazione del Palazzo Ducale avviati da Luciano Laurana), e il padre di Raffaello, Giovanni Santi, scrisse il suo resoconto poetico dei principali artisti del periodo. La corte brillante di Federico, attraverso le descrizioni di Baldassarre Castiglione ne Il Cortegiano, introdusse i caratteri del cosiddetto "gentiluomo" in Europa, che rimasero fino alla I Guerra Mondiale. (Vedi Federico da Montefeltro per la biografia).

Cesare Borgia e gli anni del ducato Della Rovere

Cesare Borgia spodestò Guidobaldo da Montefeltro, duca di Urbino, e Elisabetta Gonzaga nel 1502, con la complicità del padre Papa Alessandro VI. Dopo il tentativo di Papa Medici, Leone X, di nominare un giovane Medici come duca, Urbino rimase parte dello Stato Pontificio, sotto la dinastia dei duchi Della Rovere (1508 - 1631). Costoro trasferirono nel 1523 la corte nella città di Pesaro e Urbino iniziò un lento declino che si sarebbe protratto fino agli ultimi decenni del XVII secolo.

Annessione allo Stato Pontificio

A seguito dell'estinzione della dinastia dei Della Rovere (1631), Papa Urbano VIII incorporò il ducato di Urbino nei territori papali, seguendo le volontà dell'ultimo duca, Francesco Maria II, che, restato senza eredi, aveva designato la Santa Sede a succedergli fin dal 1625 (la successione divenne però esecutiva solo alla morte del duca, sei anni più tardi). Lo Stato fu governato, da allora, da un legato pontificio, generalmente appartenente all'alta gerarchia ecclesiastica. La celebre biblioteca fu spostata a Roma e assorbita interamente dalla Biblioteca Vaticana nel 1657. La storia successiva di Urbino è parte della storia dello Stato Pontificio e, dopo il plebiscito del 4 novembre 1860, della Storia d'Italia.

Personalità legate ad Urbino

Urbino ha dato i natali a:

  • Raffaello Sanzio, pittore (1483 - 1520)

  • Timoteo Viti, pittore

  • Federico Barocci, pittore (1535 - 1612)

  • papa Clemente XI, nato Giovanni Francesco Albani (1649 - 1721)

  • Domenico Riviera, cardinale (1671 - 1752)

  • Fra Carnevale, al secolo Bartolomeo di Giovanni Corradini, pittore

  • Bernardino Baldi, poeta e letterato

  • Federico Comandino, matematico

  • Simone Barocci, matematico

  • Girolamo Genga, architetto e pittore

  • Francesco Paciotti, architetto

  • Paolo Volponi, poeta e scrittore (1924-1994)

  • Umberto Piersanti, poeta e scrittore

  • Valentino Rossi, motociclista

  • Clorinda Corradi, contralto (1804-1877)

  • Coriolano Biacchi, musicista e direttore d'Orchestra della Cappella Musicale di Urbino (1834-1914)

  • Italo Mancini, presbitero e filosofo (1925 - 1993)

  • Nestore Corradi, artista, miniaturista (1811-1891)

Per Urbino sono passati anche:

  • Bramante, pittore e architetto, nato nelle campagne di Urbino, ma in comune di Fermignano

  • Ettore Ximenes, scultore

  • Luigi De Luca, scultore

  • Arturo Massolo, filosofo

  • Ilvo Diamanti, giornalista

  • Domenico Jollo, scultore

  • Giuseppe Brega, decoratore

  • Luca Della Robbia, pittore e scultore

  • Paolo Uccello, pittore

  • Messore Antonio, studente

  • Jacopo Cicconi, studente

  • Piero Della Francesca, pittore

  • Giusto di Gand, pittore

  • Pedro Berreguette, pittore

  • Luciano Laurana, architetto e pittore

  • Francesco di Giorgio Martini, architetto

  • Francesco Serafini, pittore

  • Luciano Nezzo, pittore

  • Diomede Catalucci, pittore

  • Raffaello Giovanelli, pittore

  • Giovanni Pascoli, poeta

  • Torquato Tasso, poeta e letterato

  • Giancarlo De Carlo, architetto (1919-2005)

  • Ivan Graziani, cantautore

  • Carlo Bo, critico letterario e per anni rettore dell' Università ora a lui dedicata(1911-2001)

  • Livio Sichirollo, filosofo

  • Pasquale Salvucci, filosofo

  • Domenico Losurdo, filosofo

La musica

Urbino è sede da più di 40 anni del Festival internazionale di musica antica, che raccoglie ogni anno d' estate appassionati da tutto il mondo. Attiva città anche per ciò che concerne la musica contemporanea e la nuova scena musicale internazionale, da anni ospita infatti il Festival internazionale di musica indipendente Frequenze Disturbate. Dal 1507 è presente ad Urbino la Cappella Musicale, che è la sede di scuole di musica, dove è possibile frequentare corsi di vari strumenti musicali e canto, ed organizza stagioni concertistiche in Autunno e in Primavera.

Curiosità

  • Nel 1965 vennero girate in un convento alcune scene del film La Mandragola di Alberto Lattuada con Totò. Le scene all'interno del convento sono state girate clandestinamente e molto velocemente, in quanto l'arcivescovo di Urbino, appena saputo delle riprese del film, ha intimato alla produzione di stare alla larga dal convento e limitato il loro campo di azione alla città ed alla campagna.

  • Nella frazione di Castelcavallino il poeta Giovanni Pascoli ha composto nella Pieve di San Cassiano la poesia "l'Aquilone"

 

da Wikipedia 22 maggio 2009

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