La
rocca
Imponente
manufatto di particolare interesse, che ha visto
l'intervento del celebre architetto senese
Francesco di Giorgio Martini.
Municipio
Sempre
nel corso, si erge il grandioso edificio del XVIII
secolo, aperto da un alto porticato. Entrando, sul
primo ballatoio dello scalone, in una nicchia era
murata la statua di San Secondo (oggi conservata
al Museo dei Bronzi Dorati e della Città di
Pergola) di scuola Umbra del 1400. Nella sala
consiliare si trovano una pala d’altare robbiana
risalente al 1500, una Madonna col Bambino e i
Santi Francesco e Ubaldo, tela di maniera del
Barocci, oltre a numerosi quadri che ritraggono
personalità locali. Da segnalare inoltre una tela
dipinta dal pittore bolognese Giulio Cesare
Procaccini raffigurante Bestabea al bagno.
Teatro
L'edificio
si trova in via Angel dal Fuoco, soprannome di
Angelo da Pergola, condottiero del 1400, cui è
anche intitolato il teatro, del 1696, recentemente
restaurato.
Ferrovia
Pergola-Fabriano
La
ferrovia, nata all'interno di un progetto a più
ampio respiro che avrebbe dovuto collegare
l'entroterra marchigiano con l'Emilia-Romagna, è
stata inaugurata il 28 aprile 1895. Un secondo
tratto, fra Pergola e Urbino passando per
Fermignano, fu aperto il 20 settembre 1898 mentre
i lavori di prosecuzione oltre la città ducale in
direzione della Romagna, andati per lungo a
rilento, furono sospesi definitivamente tra il
1920 e il 1930. La Fabriano-Pergola-Urbino fu
gravemente danneggiata alla fine della seconda
guerra mondiale dai soldati tedeschi in ritirata.
La linea venne quindi riattivata a tratti: la
Fabriano-Pergola nel 1948, mentre il 2 febbraio
1956 fu la volta della Fermignano-Urbino. Non fu
invece riattivato il tronco intermedio tra Pergola
e Fermignano, privando il collegamento di
continuità. Attualmente la linea è a binario
unico, non elettrificata, con tutte le stazioni
sprovviste di biglietteria. Si contano tre coppie
di treni al giorno, fatta eccezione per il sabato
dove circolano due coppie. La domenica ed il
periodo estivo le corse sono sospese. I treni sono
tutti regionali e le corse sono limitate tra le
stazioni di Pergola e quella di Fabriano. Anche a
causa della forte concorrenza degli autobus, della
mancanza di adueguate conincidenze con la stazione
di Fabriano e di una sorta di abbandono da parte
di Trenitalia, l'utenza è oggi molto limitata ed
il tronco di linea è considerato un ramo secco, a
costante rischio di chiusura nonostante
l'importanza strategica. Negli ultimi anni lungo
la linea sono stati spesso organizzati treni
storici con le carrozze trainate dalle locomotive
a vapore custodite nel deposito di Fabriano.
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