Ernesto Paleani
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Ernesto Paleani scrittore |
Il Museo civico di Cagli. Storia -
ubicazione - inventario
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1998
Raccolta di studi sui beni culturali ed ambientali
vol. 6, Il Museo civico di Cagli.
Storia - ubicazione - inventario,
pp. 55, ill. col. e b\n, Cagli, 1998. .
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Conservare, duplicare, esporre sono, da quando
l’uomo ha sviluppato nel suo pensiero il senso
di proiettare e trasformare la natura in
oggetto da lui plasmato, i termini più adatti
presso i greci per identificare il tempio
delle Muse ispiratrici dell’arte. A questo
principio nel tempo si aggiunse il senso
presso i romani della
c o l l e c t i o,
di ricercare gli oggetti belli da esporre,
fino a giungere ai nostri giorni dove il
termine Museo fonde il termine greco con
quello romano creando degli spazi destinati
all’arte con il principio di collezionarli. I
grandi Musei, difatti, ancora oggi sono delle
grandi raccolte dove l’oggetto è ben disposto
in vetrine, ma in molti casi non vive, non
parla di se, non ha la funzione didattica che
dovrebbe prevalere al di là di ogni forma, per
far conoscere quanto l’uomo ha creato. La
curiosità di vedere e di sapere, di valutare,
di informarsi sono i modi di comportarsi di
chi nella visita ad un Museo vuole rendersi
partecipe e vuole conoscere quello che il
subconscio nasconde in ognuno di noi: la
ricerca delle nostre origini e degli oggetti
della nostra vita quotidiana.
Nel lontano 1878, quando furono rinvenuti i
bronzi umbro-sabelli ed etruschi nel predio
Coltona
di proprietà della Congregazione della Carità
a Km. 2,5 da Cagli, l’amministrazione comunale
si sentì in dovere di acquistarli e
contemporaneamente costituire un Museo
municipale per poter conservare le prime forme
d’arte che testimoniavano le origini della
città e in prima seduta del 19 ottobre
e poi definitivamente il 21 novembre 1878 fu
istituito il Museo. Nello stesso anno ad
affiancare il settore archeologico
l’amministrazione acquistò la raccolta dei
fossili e la biblioteca di
Don Mariano Mariotti, che operò nella zona dal
1868 al 1876.
Il primo locale a contenere gli oggetti era
ubicato nelle soffitte del Teatro Comunale su
due piani.
Poi, nel tempo, attraverso varie vicissitudini
storiche gli oggetti d’arte e i reperti
archeologici venivano fatti confluire sia nel
Teatro comunale che nel Palazzo pubblico e
venivano consegnati a mano senza alcun
carteggio di entrata e a titolo di donazione
da parte di famiglie cagliesi (Reperti Museo
Brancuti).
A
questi oggetti si affiancavano anche le casse
contenenti le antiche pergamene, di cui,
durante l’inventario degli anni 1936-37, se ne
era persa la traccia essendo conservate in più
luoghi.
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Biblioteche lettura del testo:
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Biblioteca della Deputazione di storia patria per le
Marche Amedeo Crivellucci - Ancona - AN
Biblioteca Egidiana - Tolentino - MC Polo
culturale di Eccellenza - Cagli - PU Biblioteca e
Musei Oliveriani - Pesaro - PU Biblioteca
comunale G. Anselmi - Cantiano - PU
Ernesto Paleani:
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