2023 Madonna del
Sangue. Madonna dei debitori. Iconologia ed
iconografia. Indagine e ricerca, b/n e col.,
(Attorno all’arte, 39) Urbino 2023. ISBN
978-88-7658-252-3.
Su specifico incarico di ricerca e di studio
ho approfondito l’indagine su di un dipinto di
collezione privata e così denominato: “La
Madonna del Sangue con il Bambino” oggi
detta la “Madonna dei debitori”.
L’opera è un olio realizzato da autore ignoto
su una tela senza cornice (cm. 35 x 51) su di
un vecchio telaio.
Prima di iniziare a
descrivere, motivare e determinare
l’autenticità del dipinto vorrei precisare che
la difficoltà del soggetto mi ha indotto ad
indagare su tutte le opere che hanno lo stesso
tema basato sul miracolo del Sangue e la sua
iconografia ed iconologia.
La mia
conclusione è che l’opera di mano anonima e
può essere datata metà del 1600, come in
seguito vedremo attraverso i paragoni
iconologici ed iconografici.
La maggior
parte delle notizie sono state rilevate nei
testi a stampa consultando la Biblioteca
Apostolica Vaticana, la Biblioteca di
archeologia e di storia dell’arte di Roma
(Palazzo Venezia); Biblioteca di archeologia e
storia dell’arte dell'Università degli Studi
di Urbino; Biblioteca Centrale Umanistica
dell'Università degli Studi di Urbino;
Biblioteca Pasquale Rotondi della Galleria
nazionale delle Marche, Urbino; Biblioteca
Federiciana, Fano; Memo Mediateca Montanari,
Fano; Biblioteca civica Gambalunga, Rimini;
Ente Olivieri, Biblioteca e Musei, Pesaro;
Biblioteca d’arte dei musei civici, Pesaro;
Biblioteca d’arte Signoretti, Pesaro;
Biblioteca comunale Urbania, Fondo antico.
Biblioteca Comunale Classense di Ravenna.
Archivio di Stato di Milano, Archivio di Stato
di Milano, Archivio di Stato di Roma; Cento,
Archivio Comunale.
Ho dedicato il quarto
capitolo al restauro effettuato tra marzo e
novembre 2011 dal prof. Gianni Pierbattisti
attraverso la sua ricerca sullo stato di
conservazione, gli interventi di restauro
effettuati, la tela e telaio del restauro, la
tela e telaio nuovi, l'intervento ed
integrazione pittorica.
Gilberto Di
Benedetto, lo scopritore del dipinto della
Madonna del Sangue in una sua missiva al Card.
Pierbattista Pizzaballa (Patriarchatus Latinus
– Jerusalem) del 14 ottobre 2023 chiede che
sia proposta una processione per la Pace in
Terra Santa - Alla luce del quadro della
Madonna dei Debitorí", che intende promuovere
"l'unità tra le diverse comunità religiose
presenti a Gerusalemme, [...] rafforzando
l'importanza della compassione e del perdono
nella ricerca della pace".
In risposta il
Cardinale (vedi App. 4, p. 148) il 20 ottobre
2023 Gerusalemme scrive:
Si tratta di
obiettivi fondamentali per una convivenza
pacifica, che sono di estrema rilevanza non
solo per le diverse confessioni cristiane che
abitano in questi luoghi e che qui già vivono
- nella maggior parte dei casi - rapporti di
reciproca fraternità, ma anche per gli
appartenenti a tutte le religioni e in ogni
parte del mondo. Grazie quindi per la sua
proposta che, però, in questo doloroso momento
in cui la recrudescenza della guerra chiede
quanto mai l'unità e la preghiera, non è
realizzabile. Non sono, infatti, previste né
prevedibili iniziative che richiedano
assembramenti di persone per nessun motivo.
Dal luogo in cui si trova, La invito quindi ad
associarsi a noi e a tutti gli uomini di buona
volontà per invocare con "un cuor solo e
un'anima sola" la pace su tutta la terra.
Aggiungo un particolare sul Sangue nell’arte
contemporanea che nasce dalla genialità di
Gilberto Di Benedetto con il nome di Hypnos
come artista che ha creato la prima opera al
mondo, Michael’s Gate, autenticata dal suo
genoma con il DNA e firmato con la shungite.
Il sangue sulla Madonna mi fa riflettere sulla
donna e su tutte le violenze sulle donne che
oggi sono predominanti nella scena
giornaliera.
Quel sangue provocato ogni
volta nella violenza di un uomo sulla donna,
sulla Madonna, e che il sanguinare non solo è
un miracolo ma è il ricordo del sangue anche
di Cristo sulla Croce trafitto dalla lancia di
Longino.
Proprio sul concetto del sangue ho
voluto accentrare questo libro, perché la
violenza è un elemento dove la mente agisce
quando non c’è controllo od ancora più grave
quando con un progetto preciso si vuole far
del male.
Anni fa pubblicai un libro per
Adelina Sejdini, donna schiavizzata e
violentata, sulle Tecniche investigative sulla
tratta degli esseri umani.
È facile
scrivere, ma più difficile è partecipare al
concetto da trasmettere e spero che questo mio
ultimo sforzo letterario possa essere
divulgato e di riflessione sul concetto della
violenza che provoca ferite e scorrimento del
sangue.
Biblioteche lettura del testo: