1997 Un diverticulum della via
Flaminia antica vicino Cale vicus (S. Eleuterio -
S. Giorgio - S. Angelo in Maiano) Cagli (Tomo II)
Raccolta di studi sui beni culturali ed ambientali
delle Marche vol.7.
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Questa pubblicazione è la riflessione su una
chiesa locale, dimenticata nel tempo, ma perno
fondamentale per la ricostruzione del culto di
S. Eleuterio, le cui reliquie sono conservate
nell’altare maggiore della Chiesa di S. Croce di
Fonte Avellana. L’argomento può essere
marginale, ma i reperti archeologici rinvenuti
presso la chiesa creano un legame tra il culto
pagano e quello cristiano, anche se queste
testimonianze sono scomparse (dei reperti non si
ha più notizia e nessun documento ci riconduce
alla esistenza di questa chiesa).
La
individuazione di un collegamento tra la via
Flaminia antica - partendo da due diramazioni:
una attraverso lo Screbbia - preromana -, e
l’altra dalla chiesa di S. Eleuterio - romana
-verso il sito di Coltona per poi ricongiungersi
ambedue i percorsi alla strada che conduce a
Molleone - vuole essere la dimostrazione, in in
base al mio ritrovamento nel 1984 della cripta
dedicata al Papa e martire S. Eleuterio in zona
“Seminario vecchio” oggi “Candiracci” ed in base
ai toponimi antichi riportati dai documenti
avellaniti, che esisteva all’epoca un importante
diverticulum . Siculo Flacco agrimensore vissuto
tra il I e II sec. d.C. descrive la
classificazione delle strade: “ accanto alle
grandi arterie costruite a spese dello stato per
collegare centri o zone importanti da un punto
di vista economico o militare, troviamo tutta
una serie di vie secondarie nate dalla necessità
contingente di unire tra loro, o con l’asse
principale, i centri minori o i nuclei sparsi
per la campagna, per cui la rete stradale di una
determinata zona è l’insieme di assi viari
legati tra loro da ben definiti rapporti
gerarchici” .
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